Tra le molteplici proposte sorte attorno al centenario della nascita (2021) del compositore Astor Piazzolla,  la pubblicazione dell’album del  Trio for Tango dedicato alle musiche del compositore argentino realizzato dal Parsifal piano trio composti da  Jalle Feest, violino, Emilia Slugocka violoncello e Anna Paola Milea pianoforte, animatrice del gruppo, assume una certa particolarità. Si tratta di un gruppo da camera  (violino, violoncello, pianoforte) al femminile, di formazione classica che ripropone le composizioni di Piazzolla con una ottica di arrangiamento che tiene presente i diversi ambiti culturali in cui la musica dell’argentino è stata composta e di cui fa specchio. Una musica che recupera e reinventa il tango non più come musica da ballo, musica che esplora le molteplici ascendenze ritmiche non solo della tradizione argentina ma che si guarda attorno anche alla ricerca delle radici europee. Il gruppo musicale Parsifal Trio è nato nel 2001 dall’amore per la ricerca della qualità e l’interesse per la riscoperta di brani e compositori poco conosciuti come Xaver e Philipp Scharwenka, Clara Wieck Schumann, Fanny Mendelssohn, Lili Boulanger, attivo sul piano internazionale. Nel 2004, infatti,  su invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Jakarta, ha rappresentato l’Italia al VII Festival Internazionale presso il Teatro Gedung Kesenian di Jakarta e nel 2017 si è aggiudicato la Silver Medal – Outstanding Achievement per la sezione “trio” ai Global Music Awards.

Si tratta di un gruppo capace di produrre registrazioni che si presentano come antologiche di progetti ragionati sulla scoperte di musiche, adatte al loro organico, del tardo romanticosmo, dimenticate e disperse nel difficile ambito nella musica da camera come è stato  documentato dal loro primo album del 2018 “Invisible Landscapes”
BAM 17604 per la BAM Beyond Any Music, premiato con la Silver Medal ai Global Music Awards di Los Angeles.

I “paesaggi invisibili” del titolo vogliono raccontare un’emozione: quella della musica che si fa immagine e immaginazione. Sono dunque quelli che il potere evocativo della musica puo’ generare nei piu’ attenti e sensibili ascoltatori. Il programma si apre con due rarissimi ascolti, “Soir” e “Matin”: si tratta di due composizioni originali di Mel Bonis (1858-1937), compositrice francese che fu allieva di Cesar Franck e che oggi quasi nessuno piu’ ricorda. Alla quale segue un’altra compositrice francese, questa volta Lili Boulanger, sorella della piu’ nota compositrice e pedagoga Nadia. “D’un matin de printemps” è una composizione dal forte impatto che guarda, e non poco, all’esperienza di Debussy e Ravel. Ma c’è spazio anche per l’Italia in questo viaggio musicale. La troviamo nel brano “luce di settembre” di Lorenzo Perosi (1872 – 1956) e nella composizione che chiude il cd, “Il canto del vento” del contemporaneo Andrea Montepaone, che basa le sue suggestioni sonore sui versi di Edgar Lee Masters (1868-1950). Non mancano alcuni brani della tradizione per cosi’ dire piu’ “classica” come “Reverie” trascritto per trio di Debussy, “Elegia” op. 23 di Suk e il “Trio Elegiaco n.1” in sol minore di Rachmaninov, quest’ultimo vero capolavoro del genere per questa formazione. Un album speciale, importante, che ricostruisce il perfetto bilanciamento fra i tre strumenti, qui suonati magnificamente da Anna Paola Milea al pianoforte, Patrizia De Carlo al violino ed Emilia Slugocka al violoncello.
Nel 2021 il trio nella nuova composizione, con Jalle Feest, violino, Emilia Slugocka violoncello e Anna Paola Milea, pianoforte, musiciste attive nell’insegnamento e nella pratica strumentale nelle orchestre nazionali italiane realizzano il cd “Trio for Tango” per l’etichetta Luna Rossa Records, dedicato alle musiche di Astor Piazzolla. Le trascrizioni del cd del Parsifal Piano Trio sono state realizzate da tre musicisti: il compositore e pianista Roberto Piana, il violoncellista argentino, di origine italiana José Bragato, scomparso pochi anni fa e stretto collaboratore di Astor Piazzolla, il direttore d’orchestra Gian Luigi Zampieri, che ha a lungo studiato il repertorio piazzolliano. Determinante ed originale l’inserimento delle percussioni, con gli arrangiamenti e l’esecuzione di Alessandro Monteduro.

10 brani tra noti e meno noti del compositore argentino: le sue quattro stagioni, Libertango, Oblivion, caratterizzato da un lieve dialogo tra violino e violoncello, certamente i più conosciuti assieme, Escualo e La Muerte del Angel, dove parte un contrappunto, certamente i meno praticati tra il repertorio di Piazzola. Il trio offre all’ascolatatore una lettura che punta sull’articolazione delle sonorità di Piazzola nelle sue varie dimensioni strumentali tra solisti e accompagnamento in un alterrnanza di inserimenti di vari stilemi tra sofisticati ritmi mediati dal Jazz, condotti dal pianoforte, evidenziata in Adios Nonino, gli assoli degli strumenti ad arco che si alternano tra accompagnamento e inserimenti solistici, con spazio anche all’improvvisazione. Interessante risulta l’inserimento di cambiamento di ritmica verso ambiti etnici. Ogni brano lascia spazio alle singole qualità strumentali delle interpreti prendendosi spazi di assoli. Il pianoforte rimane come in sottofondo come elemento conduttore ai due arch,i violino e violoncello, a sostenere la loro ritmica, ma si prende spazio in Adios Nonino, dove Anna Paola Milea gestisce l’introduzione con l’attenzione di interprete classico e dove fa dominare il dialogo tra violino solista.

Una nota biografica a riguardo Anna Paola Milea, membro fondatore del Parsifal Piano Trio. Ha frequentato,  tra l’altro i corsi di perfezionamento tenuti da Bruno e Franco Mezzena, prestigiosi musicisti trentini, a Riva del Garda, e il corso triennale di alto perfezionamento di musica da camera tenuto dal trio Bruno e Franco Mezzena – Arturo Bonucci presso l’Accademia Musicale Pescarese. È docente di pianoforte presso il Conservatorio  di Musica a Frosinine e svolge un’intensa attività concertistica in diverse formazioni cameristiche presso importanti istituzioni musicali ed ha fatto parte, in qualità di pianista, clavicembalista ed organista, di diverse formazioni orchestrali.

 

 

 

 

 

 

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Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013) e Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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